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Schizofrenia

L’età media d’insorgenza del primo episodio psicotico si situa tra i 20 e i 25 anni per gli uomini e intorno ai 30 anni per le donne. Si può verificare un esordio tardivo intorno ai 40 anni.

Generalmente i primi sintomi di questo disturbo non sono sintomi psicotici (deliri ed allucinazioni), bensì dei segnali che indicano un cambiamento nella vita del soggetto. Si tratta dei cosiddetti sintomi prodromici: il ritiro sociale, la perdita d’interesse nelle attività scolastiche e lavorative, il comportamento inusuale, scoppi di rabbia ed il deterioramento nell’igiene e nell’ordine. In genere questi sintomi si manifestano in seguito ad un normale evento di vita, vissuto dal soggetto in maniera particolarmente stressante (es. esami, servizio militare, separazioni, perdite). Spesso i familiari del soggetto identificano l’evento antecedente l’insorgenza dei primi sintomi e rimangono stupiti dal cambiamento successivo (es. riferiscono che il loro congiunto “non è più lo stesso”).

Il periodo prodromico è seguito da una fase acuta o attiva, contraddistinta dai sintomi positivi (deliri, allucinazioni e disturbi del comportamento).

Dopo la fase acuta, molti sintomi positivi si riducono, lasciando spazio ai sintomi negativi.

E’ possibile distinguere, inoltre, cinque forme di schizofrenia: il tipo paranoide, il tipo disorganizzato, il tipo catatonico, il tipo indifferenziato ed il tipo residuo.

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