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I disturbi depressivi

  • leonardomatteidesi
  • 30 nov 2023
  • Tempo di lettura: 6 min

Aggiornamento: 7 dic 2023



I Disturbi Depressivi sono caratterizzati da un umore molto basso.

Naturalmente, non tutte le modificazioni del tono dell’umore sono patologiche: a tutti capita di provare in alcuni momenti della propria vita tristezza, sconforto, pessimismo in quanto essere tristi è normale. Ciò che discrimina tra tono dell’umore basso e patologico è, essenzialmente, la durata dell’abbassamento dell’umore e la sua interferenza sulla vita sociale e lavorativa della persona. Di conseguenza, riconoscere un disturbo depressivo in fase iniziale può essere non semplice ma, al contempo, è fondamentale in quanto più rapida è la diagnosi, migliore è la prognosi.

Di seguito i principali di sturbi depressivi.


Disturbo da disregolazione dell’umore dirompente

Disturbo di recentissima formulazione. Esso può essere diagnosticato sino al compimento del 18° anno di età ed è caratterizzato da persistente irritabilità che comporta scatti di rabbia e aggressività frequenti (almeno 3 alla settimana). Tale irritabilità perdura tra una crisi di rabbia e l’altra. L’esordio è compreso tra i 6 ed i 10 anni ed è frequente nei bambini che presentano ADHD o disturbi d’ansia.


Depressione Maggiore

E’ il disturbo dell’umore più diffuso ed è caratterizzato da umore depresso per la maggior parte della giornata, marcato disinteresse o scarso piacere verso le normali attività, significativa perdita di peso o alterazioni dell’appetito (aumento o diminuzione significativi), insonnia o ipersonnia persistente, agitazione psicomotoria o rallentamento della motricità, sensazione di fatica o di perdita di energie, bassa autostima o eccessivi sensi di colpa, diminuzione delle capacità di attenzione e concentrazione, ricorrenti pensieri di morte, ideazioni suicidarie o tentativi di suicidio.

Per poter far diagnosi devono essere presenti almeno 5 tra questi sintomi per almeno 2 settimane.

Secondo i dati dell’NCS-R (National Comorbidity Survey) nel mondo occidentale la probabilità di sviluppare un disturbo depressivo nell’arco della vita si aggira intorno al 17% con le donne che sembrano maggiormente colpite rispetto agli uomini (De Graaf et al., 2013). Ancora, tra i minorenni la depressione è presente con tassi tra il 18% ed 22% nelle ragazze e tra il 7% ed il 10% nei ragazzi.


Disturbo Depressivo Persistente

In passato definitivo “distimia”, si tratta di un disturbo caratterizzato da un umore depresso cronico, che si manifesta quasi tutti i giorni, per almeno due anni. Oltre all’umore depresso sono anche presenti scarso o eccessivo appetito, insonnia o ipersonnia, scarsa energia e senso costante di fatica, bassa autostima, calo della concentrazione e difficoltà a prendere decisioni, sensazione di essere “senza speranza”.

Per poter fare diagnosi di una disturbo depressivo persistente è necessaria la presenza di almeno due sintomi sopra elencati per una durata di almeno due anni.

E’ un disturbo difficile da individuare in quanto i sintomi principali non sono così invalidanti (come ad es. il disturbo depressivo maggiore).


Disturbo Disforico Premestruale

Nuovo disturbo che può essere diagnosticato quando sono presenti nella maggior parte delle fasi premestruali almeno 5 dei seguenti sintomi: marcata labilità emotiva (profonde oscillazioni del tono dell’umore), irritabilità o rabbia o aumento dei conflitti interpersonali, umore sensibilmente basso, sentimenti di disperazione e pensieri auto-critici, ansia marcata, tensione o sensazione di avere i nervi a fior di pelle, riduzione dell’interesse verso le normali attività, difficoltà di concentrazione, senso di fatica e calo dell’energia, cambiamenti nell’appetito, senso di perdita del controllo della propria vita, sintomi fisici (es. indolenzimento del seno, dolori articolari o muscolari, senso di gonfiore e aumento di peso).

Tale disturbo sembra fortemente influenzato dagli ormoni e sembra che essi giochino un fattore importante nella genesi di questo disturbo.


VERO E FALSO


  1. Se si ha un tono dell’umore basso, caratterizzato da tristezza e mancanza di volontà e piacere nel fare cose che solitamente prima si aveva voglia di fare allora si è depressi: FALSO. Il tono dell’umore basso è uno dei sintomi della depressione ma non è sufficiente da solo per poter affermare di essere depressi;


  1. Per il trattamento dei disturbi dell’umore non è sufficiente solo un intervento farmacologico: VERO. Il trattamento solitamente più efficace per i Disturbi dell’Umore prevede un percorso di psicoterapia in associazione ad una terapia farmacologica (se necessario);


  1. Tutte le forme di psicoterapia sono ugualmente efficaci nel trattamento dei Disturbi Depressivi: FALSO. Tra i vari orientamenti di psicoterapia, l’approccio cognitivo-comportamentale risulta quello maggiormente efficace in quanto migliora le cognizioni, i pensieri e le valutazioni alla base dell’umore depresso ed anche pensieri e valutazioni che compaiono successivamente all’umore basso e lo sostengono ulteriormente (APA 1993, 2000);


  1. Ai disturbi dell’umore spetta una posizione largamente prioritaria per quanto riguarda i casi di suicidio: VERO. Tra coloro che presentano una forma di psicopatologia già diagnosticata e si suicidano il 60-75% risulta affetto da disturbi depressivi (la varianza nella percentuale dipende da quali ricerche si prende in considerazione).


  1. La malattia depressiva è una delle principali cause di altre patologie e di disabilità nel mondo: VERO. La depressione aumenta il rischio di sviluppare altri disturbi psichiatrici e psicologici (es. il disturbo da uso di sostanze), l’insorgenza di malattie croniche (es. malattie cardiovascolari, diabete, malattie cronico-degenerative) (Carney RM, Freedland KE, 2003: Depression, mortality, and medical morbidity in patients with coronary heart disease; Biol.Psychiatry 54) e l’assunzione di cattive abitudine che possono sfociare in obesità, sedentarietà, aumento del consumo di alcol.


  1. Quasi tutti coloro che sono depressi si suicidano: FALSO. Tra coloro affetti di depressione la percentuale che tenta il suicidio è compresa tra il 10 e 15%


5 STRATEGIE UTILI DA UTILIZZARE

  1. Chiedi aiuto ad un professionista: se hai un umore basso per almeno 2 settimane ed hai la percezione che esso incida significativamente in modo negativo sulla tua capacità di lavorare o studiare e sulla voglia di uscire e stare con gli altri chiedi aiuto ad uno specialista allo scopo di capire se si tratta o meno di un disturbo depressivo ed, eventualmente, iniziare subito un percorso di psicoterapia! La buona riuscita del trattamento, infatti, non dipende solo dal disturbo di cui si soffre ma, anche e soprattutto, dal tempo che passa tra la comparsa dei sintomi ed il momento in cui ti rivolgi ad uno specialista: più si riduce questo arco di tempo più aumenta la probabilità di successo dell’intervento;

  2. Compila un diario delle attività giornaliere: lo scopo è comprendere se le tue attività giornaliere si stanno o si sono già drasticamente ridotte rispetto a quando stavi meglio ed ad avere maggiore consapevolezza di ciò;

  3. Continua a svolgere le attività che ti piaceva fare e non modificare le abitudini che avevi: poiché l’umore basso ed i pensieri negativi su di te, sul futuro e sulla realtà possono provocare una riduzione della motivazione a svolgere delle attività è importante che ti sforzi nel farle comunque, soprattutto se in passato farle ti dava benessere. In questo modo combatterai la mancanza di energia e la mancanza di volontà che senti;

  4. Fai lunghe passeggiate: passeggiare (almeno un’ora alla settimana) aiuta a prevenire la depressione ed a ridurre una depressione già presente;

  5. Parla delle tue difficoltà anche con amici e parenti: molto spesso il depresso si chiude in sé stesso, vergognandosi delle proprie difficoltà e ritenendo anche a volte che essere non abbiano motivo di esistere. Di conseguenza, la persona non condivide i propri pensieri, le proprie paure e le preoccupazioni riducendo drasticamente la possibilità di essere compreso dagli altri e di poter condividere il peso delle proprie difficoltà con qualcuno.


5 COMPORTAMENTI DA EVITARE

  1. “Ma perché sono depresso? C’è tanta gente che ha problemi e non si lamenta e mi lamento io che sto bene?”: pensare che dovresti essere contento e sereno perché hai tutto quel che ti serve e che c’è gente che ha molti più problemi di te non ti aiuta ma, al contrario, causa ulteriori valutazioni negative su te stesso non risollevandoti l’umore ma, al contrario, causandone un ulteriore peggioramento!

  2. Evita di assecondare la mancanza di volontà e la percezione di avere meno energia fisica: se a causa di una stanchezza di sottofondo decidi di non svolgere delle attività entrando in una condizione di inattività ciò aumenterà la tua passività e questa andrà ulteriormente ad aumentare la tua inattività, creando un circolo vizioso dal quale diverrà sempre più difficoltoso uscirne;

  3. Non perdere la regolarità del sonno: la depressione può causare un’alterazione del sonno consistente o in un eccessivo aumento o un una eccessiva riduzione delle ore di sonno. E’ fondamentale non perdere la regolarità del sonno in quanto, in caso contrario, ciò causerebbe una maggiore instabilità fisiologica del cervello, con conseguenti ricadute su pensieri, emozioni e comportamenti e su tutta l’attività della nostra mente;

  4. Non sforzarti di cercare la gioia o di concentrarti sulla felicità: poiché la depressione è caratterizzata non solo da un umore negativo ma anche da pensieri negativi avrai difficoltà nel vedere le sfumature positive delle cose, con conseguente rischio elevato di aumentare ulteriormente l’autocritica ed il vissuto di fallimento;

  5. Non chiedere agli altri di sostituirsi a te nelle azioni quotidiane (es. fare la spesa o cucinare o andare in posta): ricevere sostegno ed aiuto dagli altri è utile, ma se gli altri si sostituiscono completamente a te inizialmente questo ti arrecherà sollievo ma, a lungo andare, causerà un aumento della tua “disattivazione” e della tua passività e della tua tendenza ad “appoggiarti” agli altri con conseguente incremento delle tue difficoltà ed aumento dei tempi di risoluzione!

 
 
 

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